Posizionamento organico e SEO


Posizionamento organico e SEO
Cos’è
Riuscire a posizionare il proprio sito fra i primi risultati nella ricerca organica è una delle operazioni più richieste da chi ha un sito internet ed è una delle operazioni più complesse per chi si deve occupare di migliorare i risultati di un sito per il Posizionamento organico e SEO.
Da dove si comincia
Cominciamo con l’analizzare come un motore di ricerca sceglie un sito da mostrare nei risultati per una determinata parola chiave cercata da un utente. Innanzitutto bisogna capire che non è facile raggirare i motori di ricerca, quindi il posizionamento organico non è una cosa che si ottiene dall’oggi al domani, ci vogliono diverse settimane ed addirittura diversi mesi per riuscire nello scopo.
Gli algoritmi
I motori di ricerca hanno degli algoritmi che classificano i siti in base alla pertinenza con le parole chiave, questi algoritmi sono in continua evoluzione, sono sempre più complessi e cercare degli escamotage per ingannarli può portare a penalizzazioni che possono addirittura far scomparire un sito dai risultati, quindi non cercate di ottenere dei risultati con tecniche fraudolente, ma impegnatevi a rendere il vostro sito sempre più adatto ai motori di ricerca.
I contenuti di qualità
Una cosa importante per il posizionamento organico, è la generazione di contenuti di qualità, che offrano agli utenti ciò che stanno cercando. In questo modo i motori di ricerca vedranno il vostro sito come bello e buono e lo valorizzeranno di più rispetto ad uno che offre meno contenuti.
Le parole chiave
Le parole chiave su cui si decide di posizionare il proprio sito, sono il primo aspetto da prendere in considerazione, per capire quali sono le parole chiave importanti per il settore di interesse, possiamo utilizzare uno degli strumenti offerti da google (Strumento di pianificazione delle parole chiave), così da capire quali sono le migliori parole chiave su cui puntare per il posizionamento organico.
La coda lunga
Per cominciare, è sempre meglio puntare su parole chiave a coda lunga, invece che buttarsi a capofitto su parole specifiche. Cosa vuol dire a coda lunga? Se vendiamo mele del trentino biologiche, non investiamo tempo ed energia per cercare di posizionare il nostro sito per la parola “mele”, ma meglio investire energie e risorse per la parola chiave “vendita mele del trentino biologiche”, in questo modo sarà più semplice riuscire a raggiungere una posizione soddisfacente per raggiungere una fascia di pubblico più adatto a ciò che si offre, sicuramente chi cerca la parola mele, non è detto che voglia comprare delle mele, e come parola singola avrà già diversi risultati consolidati che saranno difficili da scalzare di posizioni, mentre la parola chiave a coda lunga ci permette di competere con un numero minore di risultati e quindi sarà più semplice ottenere ciò che vogliamo.
Link follow e nofollow
Cosa da non dimenticare quando si parla di SEO, sono i link, il sito deve avere link in ingresso e link in uscita, così che i motori di ricerca possano valutarne la pertinenza con le parole chiave cercate dall’utente.
Quantità di link
I link necessari per migliorare il posizionamento SEO, sono uno dei segreti degli algoritmi dei motori di ricerca, troppi link, non va bene c’è il rischio di essere penalizzati per spam, pochi link, non va bene c’è il rischio di non comparire nei motori di ricerca, e allora? Quanti ne servono? Diciamo che la risposta più corretta è il giusto! La distribuzione dei link deve essere spontanea, solo così non può essere considerata spam, quindi fai la giusta pubblicità per far conoscere il tuo marchio ed interagisci con i tuoi clienti così che ne parlino.
Ma quali link?
Follow o nofollow questo è il dilemma! Riuscire ad avere dei link follow ospitati da domini con un’alta domain autority, ci darà un vantaggio ma è importante non riempire il proprio sito di link follow, altrimenti i motori di ricerca ci penalizzano. Quindi incoraggiamo l’integrazione di link follow su un sito, ma con la giusta dose di umanità, così da non rientrare in parametri pericolosi.
Si possono comprare o vendere link?
Questa è una pratica che viene espressamente vietata dai motori di ricerca, ma è usanza scambiare link, o ospitare articoli a pagamento, si può pensare ad utilizzare questi mezzi con parsimonia, meno link spontanei abbiamo in giro per il web, più è probabile che prima o poi si finisce nei limiti dell’algoritmo e si viene penalizzati. Un caso eclatante di penalizzazione è stato il comparatore di prezzi Twenga, che da un giorno all’altro si è ritrovata da milioni di visitatori a 0.
To be continued…
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